Fes Palazzo Reale
AFRICA,  MAROCCO

Cosa vedere a Fes in 1 giorno

Fès, una delle 4 città imperiali insieme a Meknes, Rabat e Marrakesh, ha molto da offrire al turista esigente, non solo all’interno della Medina. Il nostro tour alla scoperta della città, infatti, inizia fuori dalla cinta muraria della Medina perché è presto ed i mercati iniziano ad animarsi verso mezzogiorno.

PALAZZO REALE – Dâr-al-Makhzen

Massicce porte di bronzo dorate che brillano al sole, archi di legno di cedro intagliato, colonne di marmo, mura ricoperte di piastrelle che disegnano armoniose geometrie… impossibile non fantasticare sulle meraviglie che si celano ai nostri occhi, come nella favola di Sherazade.
Il Palazzo, infatti, non è aperto al pubblico in quanto è ancora utilizzato per gli incontri di governo e come residenza del Re (che vive nella capitale Rabat) quando il si reca in visita a Fès.

QUARTIERE EBRAICO – Mellah

Attraversiamo il quartiere ebraico, caratterizzato da case basse con i balconi sporgenti in legno e ferro di fattezza andalusa (qui infatti si sono rifugiati gli ebrei in fuga dall’inquisizione spagnola), fino al cimitero. Una distesa accecante di piccole tombe bianche completamente diverse dalle nostre.

Fes Mellah
PARCO Inane Sbil

Camminiamo per arrivare alla Medina e una sosta qui s’ha da fare! È un parco gigantesco con fontane zampillanti e tanto verde, una fresca oasi di pace e relax.

PORTA BLU – Bab Boujloud

Bab in arabo significa “porta”, blu perché completamente decorata con piccole piastrelle blu dette zellige (lo zellige è una tecnica artistica in cui le tessere di ceramica compongono un particolare mosaico). E’ il principale varco alla Medina e uno dei simboli della città. Al momento stanno costruendo un grande parcheggio proprio davanti creando notevoli ingorghi di macchine e persone.

Bab Boujloud Fes
VIA ARCOBALENO – Rainbow Street Art

Il proprietario di questa bottega, essendo in una via laterale e buia, si è inventato questa decorazione per attirare i turisti, e funziona (ahahah).

SCUOLA CORANICA – Madrasa di Bou Inania

Il termine Madrasa si riferisce a qualunque istituzione scolastica di stampo religioso. Agli studenti, che per accedervi dovevano superare un difficile esame sui testi sacri del Corano (cioè saperli a memoria) veniva offerto vitto e alloggio e data la possibilità di studiare qualunque disciplina, dalla medicina all’architettura senza, ovviamente, tralasciare quella religiosa. 
Le pareti della madrasa sono coperte da splendidi mosaici (zellige) e decorate con piastrelle che riportano frasi del Corano.

MUSEO DEL LEGNO – Nejjarine Museum

Questo palazzo con balconate in legno di cedro pregevolmente intagliato è davvero stupendo. Le opere esposte probabilmente un po’ meno, ma è stato simpatico mostrare a Marianna le antiche culle e i giochi per i bambini.

Mausoleo Moulay Idriss II

Moulay Idriss II è il patrono di Fès ed il santo più venerato del Marocco. Ogni anno migliaia di musulmani visitano il mausoleo per ricevere la sua benedizione. Come ogni luogo sacro i non mussulmani non possono entrare ma basta una rapida occhiata dal portone sempre aperto per farsi un’idea della sontuosità dell’edificio.

Madrasa Al Attarine 

Come la “sorella” più grande Bou Inania, l’edificio si sviluppa intorno ad un cortile centrale, con una fontana per le abluzioni, dal quale si accede alla stanza per la preghiera con la nicchia che indica la direzione della Mecca. Al piano superiore c’erano gli alloggi per gli studenti.   

MOSCHEA E UNIVERSITÀ KARAOUIYNE

Costruita nel IX secolo su commissione di una ricca e devota donna di stirpe Kairouan, oggi ospita uno dei centri di studi islamici più importanti al mondo. I non musulmani non possono entrare, ma dalla cancellata è possibile dare una sbirciatina al cortile.

MOSCHEA E UNIVERSITÀ KARAOUIYNE
PIAZZA DEI RAMAI – Place Seffarine

In questa piazza è possibile vedere i ramai intenti a creare meravigliose decorazioni in rame battuto e intagliato.

LE CONCERIE – Chaouwara Tanneries

Fès è conosciuta nel mondo, non solo in quello arabo, per la lavorazione delle pelli che maestri artigiani, sapientemente e con tecniche antiche, trasformano in pregiate scarpe, tappeti, pouf, borse e tanto atro.

A Fès ci sono 2 concerie: Sidi Moussa, più piccola, e Chaouwara, quella che si vede in tutte le fotografie. Per vedere le vasche occorre salire sulla terrazza panoramica di una delle tante botteghe. Dicono che la vista migliore si ha dallo shop n.64, non saprei, noi siamo entrati allo shop n.10 e ci è piaciuto (alcuni tour prevedono anche la visita alle tinozze). Al termine della visita il cicerone che ti è stato assegnato all’ingresso proverà a venderti qualcosa…e noi ci siamo caduti… vuoi micca comprare le scarpette di Aladino con la punta all’insù???

Ma come si conciano le pelli a Fès?
Le pelli di capre, pecore, vacche e cammelli vengono ripulite da carne e peli e poi messe in ammollo per ammorbidirle, passate nel colorante e infine vengono asciugate al sole. Le vasche rettangolari bianche sono quelle che contengono la mistura di acqua e cacca di piccione adatta a disinfettare e ammorbidire la pelle. Quelle rotonde marroni servono per il risciacquo e per la tintura, fatta con una soluzione di aceto e coloranti naturali (papavero=rosso, zafferano=giallo, indaco=blu, hennè=arancione, kajal=nero, menta=verde, cedro=marrone). La puzza si sente, ma non è insopportabile e il rametto di menta che ti viene offerto all’ingresso aiuta.

E per finire… lo SHOPPING!!!

Io non vado molto d’accordo con i mercati perché non sono capace di contrattare, figuriamoci in una lingua che non è la mia! Ma qui è impossibile non cadere in tentazione, ci sono così tante cose di artigianato veramente ben fatte (non la solita cineseria o il solito magnete da frigo – che comunque ho comprato!) che vale assolutamente la pena spendere qualche euro.
Bellissime ceramiche, splendide lanterne in rame, spezie profumate, prodotti per il corpo all’olio di argan, colorati tappeti in lana di cammello e pregiati prodotti in pelle come borse, giacche… ce n’è davvero per tutti i gusti!!
Avevo già comprato un pouf nel mio scorso viaggio in Marocco così stavolta ho accontentato la Mary e abbiamo comprato le babouches di Aladino per il prossimo carnevale. 

L’idea in più

Se avessimo avuto a disposizione una giornata in più avrei certamente preso in considerazione l’idea di visitare un laboratorio di ceramica o di partecipare a un corso di cucina marocchina, attività che mette sempre d’accordo grandi e piccini!

CONSIGLI FOTOGRAFICI:
L’orario migliore per fotografare le porte del Palazzo Reale è la mattina presto, quando il sole è a favore e l’assenza di turisti vi permette di fotografare l’intera facciata senza intrusi. Per le Madrase consiglio l’ora di pranzo per non avere l’effetto ombra che taglia a metà il cortile, ma avrete certamente più turisti tra i piedi. Il momento migliore per fotografare le concerie è il mattino, i colori risulteranno più vividi. Molte zone della medina sono coperte, e di conseguenza un po’ buie, per cui occorre un obiettivo luminoso (la mia foto alla rainbow street, fatta con il cellulare, era decisamente scura!).

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