Il Ponte Tibetano panoramico sul Lago di Garda
Sulla sponda veneta del Lago di Garda, vicino al paese di Torri del Benaco, si trova un Ponte Tibetano che, con una passeggiata abbastanza facile e non troppo lunga, offre interessanti e insoliti scorci sul lago.
Come raggiungere il Ponte Tibetano panoramico sul Lago di Garda
Il Ponte Tibetano panoramico sul Lago di Garda si trova nel paese di Crero, qualche kilometro dopo la più conosciuta località di Torri del Benaco. La stradina che porta al paese è molto ripida, stretta e con una serie di tornanti a gomito per cui occorre fare molta attenzione. Una volta arrivati in cima alla salita troverete due parcheggi sulla sinistra, per una 40ina di posti auto in tutto, con la freccia che indica appunto Ponte Panoramico. Lasciata l’auto si può salire gli ultimi metri a piedi lungo la carreggiata o la ripida scorciatoia fino al centro della borgata. Qui c’è un bar-ristorante con una magnifica terrazza panoramica sul lago, davvero invitante! Se non ci fossimo portati i panini l’avremmo certamente provato. Si chiama, manco a dirlo, Trattoria Panoramico (tel 045 629 0654 – 338 9171 725 www.trattoriapanoramico.it)
Il trekking per raggiungere il Ponte Tibetano panoramico sul Lago di Garda
Arrivati al ristorante si incontra un bivio con i cartelli dei vari sentieri CAI della zona. Il nostro sentiero è il n.41 ed agli incroci è sempre perfettamente segnalato. Dopo pochi passi si arriva alla piccola e suggestiva chiesetta di San Siro del XVIII sec. Qui accanto troviamo una vasca con dell’acqua abitata da piccole salamandre azzurre, un colore così vivace che non si può non notarle. Questa non è proprio definibile una fontana in quanto l’acqua arriva da un tubo grezzo che sbuca dalla collina. Probabilmente è potabile ma noi non ci siamo fidati.
Da qui inizia il sentiero che per buona parte presenta lievi dislivelli ed è abbellito da varie sculture lignee un po’ qua e un po’ là. Solo l’ultimo tratto presenta un dislivello un po’ più impegnativo e si conclude con la salita della pietraia finale.
Il trekking per raggiungere il Ponte Tibetano panoramico sul Lago di Garda richiede circa 45 minuti ma se come noi vi fermerete ad ammirare il lago, a fotografare tutti ma proprio tutti i fiori lungo il sentiero, a immaginare storie su ogni singola scultura che incontrate, beh allora non ci metterete meno di 1 ora e mezza!
Una volta arrivati sul ponte sono d’obbligo un po’ di foto divertenti come queste perché la struttura metallica del ponte crea particolari illusioni ottiche.
Il ponte attraversa una forra di 41 mt per cui chi soffre di vertigini come me avrà le gambe che tremano un po’, ma il panorama vale lo sforzo! Il ponte è percorribile da tutti, anche dai bambini piccoli o dai cani in quanto la maglia metallica della struttura lo chiude completamente rendendolo sicuro.
Una volta oltrepassato il ponte, il sentiero continua per un po’ fino al paese di Pai di Sopra. Noi però ci siamo limitati a percorrerne un breve tratto per poi ritornare indietro per dove siamo venuti.
L’ultima breve sosta la facciamo alle colorate bandiere tibetane che sono appese alla rete metallica sotto al ponte. Un tempo erano attaccate al ponte stesso poi sono state spostate, probabilmente per salvarle dal vandalismo. Anche se le bandiere sono costruite in modo che si consumino con il tempo, a simboleggiare il fatto che la vita non è eterna, vederle così rovinate che sembrano più degli stracci che delle bandiere di preghiera è un vero peccato. Secondo l’ideologia buddista le bandiere sventolando espandono le preghiere nel mondo promuovendo la pace, la saggezza, la compassione e la forza. Anche i colori delle bandiere hanno un particolare significato: il blu simboleggia il cielo, il bianco l’aria, il rosso il fuoco e il verde l’acqua e il giallo la terra. E’ stata un’occasione per discuterne con Marianna e introdurre qualche concetto di una religione diversa dalla nostra!
Cosa fare dopo il trekking al Ponte Tibetano panoramico sul Lago di Garda
Vicino a Ponte sono state rinvenute delle antiche incisioni rupestri che sono visibili se si segue il sentiero “Albisano-Roccia Grande”. Noi però abbiamo preferito concederci qualche minuto in riva al lago (quest’anno drammaticamente basso!) per gettare in acqua qualche sasso e dare gli avanzi dei panini alle papere!