CANARIE,  EUROPA

Cosa vedere a Lanzarote con i bambini

Quello che colpisce fin da subito di quest’isola sono i suoi forti contrasti cromatici, il rosso della terra arida, il nero delle rocce laviche, il bianco delle case, il blu dell’oceano infinito e il giallo delle nuvole cariche di minuscole particelle di sabbia trasportate dal vento incessante che arriva dal Sahara.

Questa terra, nonostante sia ricca di minerali e potenzialmente molto fertile, non possiede sorgenti d’acqua quindi non esiste vegetazione, solo terra e roccia.

E così, mentre macini chilometri in mezzo al nulla, circondato dal silenzio, all’improvviso ti trovi catapultato in un’altra dimensione fatta di gente con la pelle rugosa cotta dal sole, che mangia fagioli e gamberetti in una vecchia ciotola sotto al portico del Teleclub (il centro ricreativo del paese). Macini un altro po’ di polverosi km e passi dalla quiete del nulla al rombo assordante dell’oceano che si frange sulle falesie basaltiche.

Qui a volte il mare ribolle come un calderone e crea onde gigantesche che solo i surfer più esperti hanno il coraggio di affrontare.

Con una tale premessa è naturale chiedersi perché visitarla con i bambini. La risposta è facile, perché il paesaggio vulcanico che vedi qui è unico al mondo, perché l’oceano impetuoso si placa nelle baie più riparate, perché la gente locale è cordiale ed accogliente, perché la cucina è una delizia. Vi sembra poco tutto questo? E allora diamo un’occhiata a cosa vedere a Lanzarote con i bambini (e anche senza!)…

Per non perderti proprio nulla puoi scaricare la mappa di Google oppure stampare la nostra mappa delle meraviglie, con l’elenco completo di cosa vedere a Lanzarote con i bambini (e anche senza!).

I vulcani e l’entroterra vulcanico

Ai vulcani e all’entroterra vulcanico, che sono certamente il “pezzo forte” di Lanzarote, ho dedicato un articolo a parte (Lanzarote, l’isola dei vulcani) sennò questo post diventata infinito! 😂

L’oceano e le spiagge

Uno dei motivi per cui si viene a Lanzarote, soprattutto con bambini, è la possibilità di fruire di un clima mite pressoché tutto l’anno e quindi possibilità di godersi la spiaggia dove scavare buche e costruire castelli. Entrambe le mie visite sono state in autunno inoltrato e c’era troppo vento e freddo per frequentarle in costume da bagno, ma non per vederle! Ecco quindi 3 diversi esempi di spiaggia che meritano di essere viste anche in inverno!

Playa Papagayo bellissima è la più frequentata dalle famiglie perché offre una baia con mare calmo e alte falesie che la riparano dal vento. L’ingresso è a pagamento in quanto si trova all’interno di una riserva naturale.

Le Piscine di Playa Caleton Blanco sono magnifiche calette di sabbia bianca con acque calme e turchesi, in netto contrasto con la tempestosa spiaggia di Canteria situata a poche centinaia di metri!

Playa Famara è un lungo e largo arenile che digrada dolcemente ma le onde non la rendono adatta alla balneazione dei bambini. Si tratta infatti della spiaggia preferita dai surfisti (anche se i Pro, quelli più esperti e capaci di cavalcare tubi impressionanti, si trovano a La Santa). Inoltre il vento è tosto ed anche sulle dune è difficile trovare riparo dalla sabbia che vola e ti si infila ovunque! Ma il tramonto che tinge di rosso il Risco (la falesia alle sue spalle) è veramente spettacolare.

Lungo la costa frastagliata del lato sud-ovest dell’isola, oltre a godere di tramonti da favola, è possibile rendersi conto della potenza dell’oceano tumultuoso. Los Hervideros è il posto migliore dove vedere le onde infrangersi sulle rocce creando sbuffi di schiuma altissimi. E il rischio di una bagnata è mooolto alto! A Bufòn de Simìn è possibile vedere uno sbuffo che fuoriesce da un buco nella roccia e generato dalla pressione dell’acqua che entra nella grotta sottostante riempiendola.

Quando si parla di mare è ovvia la presenza delle saline. A me piacciono molto perché le pozze di vario colore dovute alla diversa concentrazione di sale offrono spunti fotografici molto belli. Ci sono 2 punti panoramici per osservare dall’alto le Salinas de Janubio: uno a sud, che è quello che offre la prospettiva migliore, e uno all’ingresso della stradina che porta al piccolo museo e al gift shop.

Los Hervideros
Oceano

Il Charco de los Clicos é un bellissimo lago verde, con le falesie rosse alle spalle e la spiaggia nera lambita dall’oceano. Qui si scattano foto a profusione! La colorazione verde è dovuta ad una particolarissima alga che cresce grazie alla forte concentrazione di minerali presenti nell’acqua salata che filtra dal sottosuolo. Dopo aver fatto anche noi cinquemila foto siamo andati sulla spiaggia nera per tirare qualche sasso in mare e abbiamo trovato una modella che stava facendo delle foto per una pubblicità di occhiali. Nel vicino paese di El Golfo ci sono vari ristorantini ma il posto ha un po’ perso il fascino hippie del borgo di pescatori.

Se si percorre la LZ-2, c’è una deviazione (LZ-703 e LZ-704) che permette di fare un anello e vedere tutti questi posti senza fare zig-zag. Aimè però in dicembre 2021 era chiusa per manutenzione.

Architettura (ovvero il genio di Cesar Manrique)

César Manrique (1919-1992) originario di Lanzarote, fu un grande pittore, scultore, architetto e artista multidisciplinare. Pioniere dell’ambientalismo, fu la sua straordinaria visione del rapporto tra natura e uomo che lo ha elevato a fama mondiale. Ed è proprio su quest’isola che ha lasciato grandi testimonianze della sua genialità artistica. Le troviamo ovunque: alle rotonde delle strade, con intricate banderuole che giocano col vento; ai mirador, costruiti con vetrate gigantesche per non coprire la pietra naturale; nei paesi, con bolle di lava convertite in case. Questo era il suo indiscusso talento, saper integrare in modo armonico le esigenze architettoniche dell’uomo con gli elementi naturali della roccia, del vento e del mare.

Tra tutte le sue opere, molto particolare è la Fondazione Manrique che ha sede nella sua abitazione realizzata all’interno di una colata lavica: utilizzando solo roccia vulcanica e seguendo il ritmo del terreno ha creato stanze e giardini surreali. L’arredamento è pressochè assente e le pareti sono coperte di foto che ritraggono l’artista, egocentrico e un po’ naif. Siamo negli anni ‘60-‘70, l’era di peace&love, per cui ci sono molte foto di nudo
Credo che questa sia una visita più per i genitori che per i bambini e che, poiché le sue opere sono ovunque, anche se impiega meno di 1 ora la si può evitare a cuor leggero. Così come la casa dove lui è nato e oggi convertita in museo. Per info e biglietti fcmanrique.org

I panorami

Lungo la costa nord occidentale dell’isola si possono ammirare panorami fantastici sull’oceano e sulla disabitata e selvaggia isola de La Graciosa. I “mirador” si susseguono uno dopo l’altro lungo la LZ-201 e basta una breve deviazione su facili sterrati per trovarsi proprio sul ciglio delle alte falesie. Tra tutti quello che noi abbiamo preferito è stato il Mirador di Famara. Qui viene anche la gente locale a fare pic-nic e c’è un piccolo parco giochi. Oltre allo straordinario panorama sul Golfo di Famara, questo luogo è famoso (e protetto) in quanto è l’unico posto sull’isola dove cresce vegetazione arbustiva spontanea (El Bosquecillo). Ciò grazie al fatto che l’altezza (siamo a 500 mslm) rallenta le nubi cariche di umidità permettendo alle piantine di sopravvivere.

Altri due mirador meritano di essere menzionati, entrambi opere di Manrique. Il primo è il Mirador de Haria e si caratterizza per la passerella di vetro sospesa nel vuoto. Peccato non aver trovato posto da parcheggiare. L’altro è il più famoso Mirador del Rio. Qui la vista è notevole e, grazie ad una enorme vetrata, è fruibile anche con il cattivo tempo. Ci sono un bar, pannelli informativi e telescopi, ed un’area ricreativa all’aperto.

Segnalo anche che lungo la LZ-10 si incontra il Parco Eolico che merita una sosta. E’ veramente impressionante il rumore che fanno queste gigantesche pale!!!

MIrador de Famara
Il vino

Sulle aride rocce vulcaniche crescono solo alcuni sparuti licheni. Ma il terreno vulcanico è molto fertile grazie alla sua ricchezza di minerali. Così basta un po’ di acqua per ottenere la magia. L’elisir di Lanzarote, un vino robusto ma molto buono. Ma qui il vento soffia forte e incessante così, affinché il vitigno non venga spazzato via, viene messo a dimora in ampi e profondi “buchi” rotondeggianti che conferiscono alla valle de La Gerla l’aspetto di un Groviera!

Ci sono varie possibilità per fare degustazioni e wine tour. Alla Bodega STRATVS, per esempio, tutti i giorni alle 12 e alle 14 parte il tour alle cantine e c’è la possibilità, oltre che di degustare, anche di cenare ma il menu non è adatto ai bambini. La STRATVS è la cantina più commerciale dell’isola e chi se ne intende sa che per sostenere la grande produzione è necessario “tagliare” il vino con altro proveniente dal continente. Un’altra etichetta piuttosto commerciale è quella della cantina El Grifo. La sosta merita perché è una costruzione bianca in stile locale con un annesso museo del vino. La Bodega di Guiguan, invece, è a conduzione familiare e produce vino squisito, peccato non sia consentito il tour alla cantina.

I mercati

Quando si viaggia è bello portare a casa un ricordo del viaggio. Allora perché non cercarlo in un folcloristico e colorato mercato locale? Quelli più belli e tradizionali sono due: l’Haria market che si tiene il sabato dalle 10.00 alle 14.00 e il Teguise market la domenica dalle 9.30 alle 14.00.

Un’alternativa di shopping potrebbe essere quella della Casa Museo del Campesino dove, oltre a fare acquisti, si potranno scoprire i segreti dell’artigianato locale, le tradizioni e lo stile di vita dei contadini dell’isola. A me è sembrata una trappola per turisti ma vedere gli artigiani all’opera nelle botteghe potrebbe essere interessante per i bimbi.

Per i più piccoli

Dopo una giornata a zonzo su e giù per l’isola potremmo premiare i nostri bimbi con un parco divertimento o con attrazioni più “a misura di bambino” come l’acquario o il parco degli animali.
Onestamente a noi non piace molto frequentare questo tipo di posti e, soprattutto quando il tempo è poco, preferiamo dedicarlo alla natura. Siamo dell’idea che la natura sia il più grande parco tematico del mondo. Ecco il motivo per cui cito questi posti ma non ho recensioni da fare né fotografie da pubblicare. Ma siccome non siamo tutti uguali, ecco qualche idea che potrebbe piacere molto ai bambini:

Rancho Texas Lanzarote Park
Si tratta di uno zoo dove si può assistere a spettacoli di leoni marini e cowboy. Presente anche un bar e una piscina.

Lanzarote Aquarium
Oltre a vedere moltissime specie di fauna marina, ci sono vasche per toccare animali e tunnel di osservazione sottomarina con squali.

Aqualava water park
Un gigantesco parco acquatico con cinque acquascivoli lunghissimi, un fiume lento dove farsi trasportare dalla corrente, una piscina con le onde…beh qui mi divertirei anche io! 😊

Dopo questo lungo elenco di meraviglie, non ti è venuta voglia di partire?
Link utili

Per acquistare i biglietti d’ingresso alle varie attrazioni a pagamento: www.cactlanzarote.com
Per informazioni generali: turismolanzarote.com/itwww.visitarelanzarote.it
Per la storia dell’isola: www.guidaisolecanarie.it/lanzarote/storia

 

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