Dozza Murales Bologna
EMILIA ROMAGNA,  ITALIA

Dozza, il borgo dipinto

Dozza rappresenta un’ottima opportunità per introdurre i bambini all’arte senza doverli rincorrere dentro un museo implorandoli di fare silenzio. Anzi, proprio tutto il contrario! In questo paradiso della street-art si può assaporare l’arte passeggiando lentamente all’aria aperta, mangiando un gelato. Questo metterà i bambini a loro agio e saranno più propensi e curiosi verso questi dipinti ma, attenzione…da non ripetere sui muri di casa!!! 😀

1. Il borgo

Dozza è un piccolo paese che sorge, in posizione panoramica, su uno dei colli del capoluogo emiliano, ad una manciata di chilometri da Imola. La strada per arrivare al borgo è un susseguirsi di dolci pendii ricamati dai disegni geometrici delle coltivazioni e incorniciati da delicati filari di vigneti. Fu proprio il vino locale a far fiorire la cittadina intorno all’anno mille. Ma fu con il dominio di Caterina Sforza, Signora di Imola, che presero forma l’attuale struttura del borgo e la costruzione della Rocca. Alcune sale sono aperte al pubblico, tra cui la cucina e le camere da letto, ma la parte più meritevole è forse la vista sui colli bolognesi che si gode dalle due torri.

Per maggiori informazioni sulla Rocca (storia, orari e tariffe di visita) guarda il sito della Fondazione Dozza

2. I murales

Dozza rientra nella classifica de “I Borghi più belli d’Italia” e ciò che l’ha resa così famosa sono i coloratissimi murales che si possono ammirare passeggiando per le sue vie. Qui infatti ogni casa, ogni angolo è impreziosito da meravigliose opere d’arte urbana. Sono circa un centinaio i murales che colorano il borgo, ognuno diverso per grandezza e tema. Dipinti che animano muri, incorniciano porte, si intrecciamo tra le finestre in un tripudio di colore ed energia. Gli affreschi vengono periodicamente restaurati regalando al visitatore la sensazione di trovarsi dentro una fiaba.

A Dozza si svolge la Biennale del Muro Dipinto, una manifestazione nata negli anni ’60 e si tiene a settembre degli anni dispari. Ospita artisti italiani ed internazionali che in soli 3 giorni sono chiamati a realizzare la loro opera. Sotto ogni dipinto è presente il nome dell’opera, dell’artista e l’anno di produzione.

Per maggiori informazioni sulla Biennale visita il sito della Fondazione Dozza

3. Info pratiche:

 1. Parcheggio

Il borgo ha una forma stretta ed allungata. Ci sono 2 parcheggi posti alle estremità del paese, piuttosto piccoli e si riempiono velocemente. Si trova comunque posteggio anche nelle vie laterali, senza allontanarsi troppo dal centro.
Il borgo è pedonale, ma è consentito l’accesso ai veicoli dei residenti. Questo non comporta pericoli per i bimbi in quanto le auto in circolazione sono davvero poche: noi ne abbiamo viste 3 in un intero pomeriggio.

 2. Mangiare

Ci sono varie locande e ristoranti ma per chi, come noi, preferisce il pic-nic, presso il parco terrazzato della Rocca ci sono vari tavolini, tutti ben ombreggiati e al riparo dalla calura estiva.

 3. Area giochi

Sotto la pineta ci sono anche alcuni giochi per i bambini: due dondoli, una divertentissima bascula e un dindolon per i bimbi più piccini. Ce ne sono altri all’esterno del borgo: noi ad esempio abbiamo parcheggiato presso il chiosco-bar “Tartarughe” con accanto un piccolo parchetto con dondola e castello per arrampicarsi.

 4. Bagni pubblici

Si trovano presso l’ufficio turistico ai piedi della Rocca.

 5. Mappa

Non ho trovato online una piantina del borgo scaricabile quindi allego la foto della piantina che si trova ai varchi del borgo.

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