Quando preparo un viaggio cerco sempre mete che possono andare bene sia a noi adulti che alla nostra topina. Un sano e giusto compromesso. Ho pianificato le tappe in modo che fossero sempre differenti e mai ripetitive, così da stimolare la sua curiosità e sperimentare nuove emozioni. Un giorno la gita in battello, un altro quella al mare in treno; un giorno la vista dall’alto della città, un altro il giro in bicicletta e così via.
Ho volutamente escluso i musei, non perché non fossero interessanti, ma perché in estate è bello stare all’aria aperta (a onor del vero erano il nostro jolly in caso di pioggia o di troppo caldo). Per questo mi ero fatta l’elenco dei parchi giochi che avremmo potuto incontrare durante le nostre passeggiate turistiche. Anche lei doveva avere il suo momento, doveva poter giocare. Perché anche se cercavo di intrattenerla con aneddoti e storielle di questo monumento piuttosto che di quest’altro, dopo un po’ l’attenzione sapevo che sarebbe andata a farsi friggere e che avrebbe avuto bisogno di correre e saltare. Dopotutto è una bambina! Un ottimo sito dove ho raccolto molte informazioni in merito è questo newyorkcity.it