Dove dormire a New York con bambini
Quando si programma un viaggio a New York la prima cosa a cui si pensa è “DOVE DORMIRE?”. Effettivamente la scelta è così ampia che trovare l’hotel giusto non è per nulla facile. Soprattutto se si viaggia con pargoli al seguito, ci sono esigenze da rispettare e se capiti male non puoi dire “eh vabbè”. Quindi, in questo viaggio con Marianna di 4 anni ed i nonni, avevo bisogno di 2 cose fondamentali: lo spazio per muoverci in camera senza inciampare sulle valige e la posizione comoda alla metro e ad una buona scelta di ristoranti. Non mi interessava particolarmente il quartiere perché con la metro si va ovunque, ma comunque avrei preferito stare nella zona di Midtown perché avrei potuto raggiungere a piedi (cioè con il passeggino) molte delle cose che avevamo in programma di vedere.
Dopo aver confrontato a dir poco un centinaio di strutture, tra pulite ma rumorose, confortevoli ma costose, eleganti ma lontane, finalmente una ha catturato la nostra attenzione. Almeno sulla carta, il WARWICK HOTEL aveva tutto ciò che cercavo. E il nostro soggiorno ha confermato in pieno tutte le aspettative!
Warwick Hotel, la nostra esperienza…
Stanze ampie e confortevoli
Dopo le precedenti esperienze in camere grandi quanto un francobollo, questa volta cercavo qualcosa che non ci obbligasse a scavalcare il letto per andare in bagno. Le stanze di questo hotel sono ampie e confortevoli: oltre al grande comò con scrivania, tv e frigobar, c’è anche un piccolo salottino con due poltroncine e il tavolino per guardare comodamente Central Park mentre si sorseggia il caffè. Per non parlare della C-A-B-I-N-A A-R-M-A-D-I-O!!!!! Così spaziosa da poterci parcheggiare dentro il passeggino aperto. Anche il bagno è di tutto rispetto e ci si può stare in due senza prendersi a gomitate. Infine, cosa importante quando si ritorna in stanza dopo un’intera giornata passata a camminare su e giù, materassi comodi per gustose ronfate!!
Silenzioso e pulito
Trattandosi di una struttura sulla 6a Ave., il mio timore era che fosse rumoroso. Invece, dalla nostra camera al 19esimo piano (appositamente richiesta ad un piano alto) non si sentiva assolutamente nulla! New York è la città che non dorme mai e temevo che le continue sirene di ambulanze, pompieri e polizia avrebbero martoriato i nostri sonni. Invece posso assicurare che l’isolamento acustico della camera era ottimo. Per quanto riguarda la pulizia, non so se siamo stati fortunati con l’inserviente che curava il nostro piano, fatto sta che la camera era sempre impeccabile.
Ottima posizione per la metro, i ristoranti ed il parco (giochi)
La posizione è ottima perché a due passi dalla metro (qui passa la linea arancione che collega direttamente con Lower Manhattan e Brooklyn), a due passi dal parco dove far giocare i bimbi e contemporaneamente a due passi da vari musei (ottimi in caso di maltempo) tra cui il Moma che dista meno di 50 metri. Inoltre intorno all’hotel ci sono una miriade di ristoranti di tutti i gusti, compresa la pizzeria per la nostra bimba che in fatto di cibo è alquanto “esigente”, diciamo così… Poi alla fine, un po’ perché arrivavamo sempre in ritardo (qui si va a tavola presto rispetto agli orari italiani) un po’ per la comodità, il prezzo, il cibo buono e la varietà di un supermercato, abbiamo pressoché sempre cenato da Ernest Klein & Co’s Gourmet Food. E’ un self service dove metti nel vassoio quello che vuoi e paghi a peso. Questi risto-market hanno anche qualche tavolino dove potersi accomodare, spesso liberi perché gli americani prendono il cibo da asporto e consumano a casa.
Per la colazione, invece, un comodissimo Starbucks proprio nel palazzo accanto. Nonno, che è il mattiniero della comitiva, scendeva a riempire il bibe di latte e Marianna faceva la (prima) colazione sotto le coperte. Poi scendevamo tutti per la (seconda) colazione con i mega muffin banana e cioccolato. Una bomba di energia…e calorie (ahahah).
Rapporto qualita’ / prezzo
Ho scelto una camera premier con vista città con 2 letti queen, il rapporto qualità/prezzo lo definirei buono. Non ho scelto la standard perché, avendo affaccio interno, sarebbe stata buia. Il Wifi è a pagamento ma l’internet point è free.
Hotel storico
Il Warwick Hotel è stato costruito nel 1926 dal magnate dell’editoria William Randolph Hearst per l’amore della sua vita, l’attrice Marion Davies. L’hotel divenne inevitabilmente un’icona di Manhattan e compare anche sullo sfondo della famosa fotografia “Lunch Atop A Skyscraper”. Hearst non ottenne mai il divorzio dalla sua prima moglie, fervente cattolica, e per poter stare con la sua amante le costruì questo hotel (non male, considerando che gli è costato 5 milioni di dollari!!). L’esterno dell’hotel ricalca i gusti architettonici del periodo, con i primi tre piani rivestiti di marmo e i successivi in mattoni fino al culmine a torre. L’interno è sofisticato e curato nei dettagli. La lobby è volutamente piccola per scoraggiare fan e paparazzi, ed il lounge bar ha un motivo a bocciolo di rosa sul tappeto in virtù del soprannome usato da Hearst per la sua amata.
Sinonimo del glamour Newyorkese, ospitò personaggi illustri dello spettacolo e della musica tra cui Elvis Presley, i Beatles, James Dean, Audrey Hepburn ed il grande Cary Grant che visse qui nell’attico della Davis per 12 anni. Le foto delle tante celebrità che hanno frequentato l’hotel adornano i muri dei corridoi e delle camere.
Il 15° piano del Warwick è totalmente dedicato a Marion Davies mentre la suite di Cary Grant, la n 2706 con una favolosa terrazza sulla città, si trova al 27esimo piano.
Alternativa
Se non doveste trovare posto (anche se dubito perché è molto grande) un’alternativa interessante potrebbe essere il TRYP by Wyndham Times Square South. Lo avevo valutato perché si tratta di una struttura nuova (arredamento e colori moderni), pulita (senza moquette), silenziosa (in una via laterale), sicura (accanto alla stazione della polizia), con possibilità di mangiare all’interno dell’hotel ed un ottimo rapporto qualità/prezzo. Alla fine, però, nella nostra classifica si è fermato al 2° posto perché non aveva un parco giochi comodo. Ci sono vari parchi in città, ma certamente Central Park ha un quid in più!!
Credo che sia importante dedicare una parte della giornata a ciò che interessa ai bambini. Se si scarrozzano di qua e di là e basta, senza permetter loro di fare quello che un bimbo dovrebbe fare (cioè giocare) il secondo giorno saranno isterici, capricciosi e senza alcuna voglia di seguirci nelle nostre visite.
Dove mangiare
Ci sono una miriade di ristoranti, chioschi, street food, risto-bar, risto-market, self service e chi più ne ha più ne metta. Per varietà e per qualità ci siamo trovati benissimo con la catena Essen Fast Slow Food. Ce ne sono una decina sparsi per New York, noi abbiamo provato quella nel Financial District (all’inizio della pedonale Pearl Street) e ci è piaciuta così tanto che ci abbiamo pranzato 2 giorni di fila. Ma non sono aperti per la cena, peccato!
Crediti fotografici: le foto della facciata d’ingresso sono tratte dal sito ufficiate dell’hotel (quando siamo stati noi – AGOSTO 2017 – era coperta dalle impalcature per la ristrutturazione), le foto della camera sono le nostre mentre quelle della lobby sono di Oyster