Dove vedere gli animali in Valle d’Aosta
Gli animali sono sempre una grande attrazione per i bambini e la Valle d’Aosta offre tante possibilità per vederli. Già con una semplice passeggiata è possibile vedere le marmotte rincorrersi nei prati (o almeno ascoltarne i richiami) e i falchi nel cielo volteggiare in cerca di prede. Gli animali selvatici più grandi, invece, tendono ad essere più schivi ed è difficile avvistarli, anche con il binocolo. Per questo ci vengono in aiuto i parchi faunistici. Ma l’esperienza più emozionante che abbiamo fatto è stata quella con i rapaci al centro di falconeria. Infine, per i più piccini ma non solo, c’è la possibilità di partecipare a giornate in alpeggio e vivere l’avventura di Heidi e Peter con gli animali della fattoria.
Centro di falconeria “Messaggeri Alati”
Il nome evoca i tempi epici dei cavalieri medioevali ed Javier (il ragazzo falconiere) fa di tutto per mantenere vivo il mito della falconeria svelandoci alcuni aspetti misteriosi di questa pratica antichissima.
Non ci si deve aspettare un centro turistico, Javier accoglie i visitatori nel suo giardino, sotto un fresco gazebo, accanto ai suoi animali. Ed è proprio questo che rende l’esperienza unica: il contatto diretto con questi stupendi rapaci e la possibilità di interagire con loro in sicurezza (per bambini ed animali).
Il nostro pomeriggio inizia con la presentazione dei suoi animali e le storie che caratterizzano il passato di ognuno di loro. La Gufona cicciona proveniente da un sequestro giudiziario e troppo pesante per volare, Lancillotto il Falco Pellegrino chiacchierone che mangiava solo quaglie, Maya l’aquila americana con cui ha vinto numerose gare nazionali, il giovane Barbagianni che il National Geographic ha classificato come l’animale più “morbido” del mondo ecc… Dopo aver fatto conoscenza con “la squadra” ed averli accarezzati uno per uno, Javier ci racconta la storia della falconeria e ci mostra gli strumenti che si usavano in passato e quelli moderni per addestrare gli animali: dal cappuccio al geto ai campanelli. Poi si passa alla realizzazione del “braccialetto del falconiere” in cuoio, che abbiamo portato a casa come ricordo. E finalmente inizia la parte tanto attesa: far volare gli animali in filagna. Funziona così: Javier porta il rapace sul suo trespolo nel campo, gli lega la zampina ad un lungo filo che presenta un occhiello all’estremità opposta in cui scorre il cavo di tenuta (lo scopo è quello di non far volare via l’animale), ci fa indossare il guanto di cuoio, ci mette qualche pezzetto di cibo e…via che si volaaaaa!!!!
Mi ha stupito tantissimo l’aquila che quando si appoggia al braccio per mangiare è delicata quanto una piuma!!! Che esperienza fantastica! Abbiamo fatto volare sia l’aquila che la Pellegrina ed il Barbagianni, poi è venuto tardi e siamo dovuti rientrare ma Javier ci avrebbe fatto sperimentare il volo di tutti i suoi animali, anche perché lo avrebbe fatto lui per fargli fare un po’ di movimento e dar loro la cena. In alternativa, soprattutto con i bimbi più piccini, Javier offre la possibilità di fare una passeggiata nel bosco con l’animale al braccio.
A causa delle restrizioni imposte dal coronavirus, Javier ospita un nucleo familiare alla volta (per questo è sempre pieno, conviene prenotare: tel 346 535 0435), l’attività occupa l’intera mattina/pomeriggio, ed i costi sono € 35 gli adulti e € 25 i bambini.
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Per approfondire il tema della falconeria www.falconeria.info
Parco faunistico di Introd “Parc Animalier”
Non sono amante dei parchi faunistici, non mi piace vedere gli animali in gabbia, ma devo ammettere che a volte questo è l’unico modo per poterli osservare dal vivo. Gli animali ospitati in questo centro sono tutti nati qui, in cattività, non hanno mai assaporato la libertà e questo rende le loro gabbie un po’ più dorate. Inoltre il recinto degli stambecchi è così grande e loro così mansueti che ci si può camminare all’interno.
Il parco si visita comodamente in un paio d’ore, ci sono tavolini da picnic, un piccolo parco giochi ed un chioschetto. Alla base del parco ci sono vari parcheggi, non fate il nostro errore di fermarvi nel primo che trovate perché significa fare un pezzo di strada asfaltata sotto il sole cocente.
Scarica qui la mappa del parco
Per orari e costi di ingresso: www.parc-animalier-introd.it
C’è un altro parco faunistico il “Chevrere Mont Avic”, forse un po’ più piccolo e con meno animali ma non essendoci stata di persona non posso fare un paragone.
Altri siti consigliati
Per quanto riguarda le dolci e simpatiche marmotte, l’animale più facilmente avvistabile in libertà, consiglio due posti comodamente raggiungibili:
- Chamois. Dal secondo troncone di seggiovia si possono vedere correre nei prati sottostanti.
- Pellaud. Si oltrepassa la cittadina e l’omonimo e stupendo lago e si prosegue fino all’impianto idroelettrico di Thumel dove si parcheggia l’auto. Poco prima della fine della strada si apre un grande prato dove pascolano indisturbate per l’assenza di turismo.
Un’altra soluzione per avvicinarsi al mondo animale della Valle d’Aosta è quello di visitare i Centri Visitatori del Parco Nazionale del Gran Paradiso.
Quello di Rhêmes-Notre-Dame è dedicato al Gipeto, l’avvoltoio delle Alpi che finalmente, dopo anni di tentativi falliti, è tornato a nidificare sulle pareti rocciose della valle.
Quello di Valsavarenche è dedicato invece al lupo e alla lince.
Il parco organizza delle interessanti visite guidate con i ranger alla scoperta della flora montana e per l’avvistamento degli animali selvatici…. purtroppo tutto non si riesce mai a fare!
Per maggiori info: www.pngp.it
Alpages Ouverts
Questa manifestazione, che si tiene nel mese di agosto e tocca varie località, ha lo scopo di avvicinare i turisti a suoni, profumi e sapori della vita d’alpeggio. Per un’intera giornata è possibile partecipare a percorsi tematici guidati: allevamento dei bovini e sfruttamento del pascolo; locali di stabulazione degli animali; mungitura; trasformazione del prodotto; flora, fauna e paesaggio alpino. E a mezzogiorno per tutti degustazione delle bontà dell’alpeggio… tra cui la mitica Fontina DOP!
Purtroppo le date della manifestazione non coincidevano con quelle delle nostre ferie, peccato perché Marianna è una grande fan di Heidi e le sarebbe molto piaciuto provare a mungere una capretta!
Scarica qui la brochure “Alpeggi Aperti 2020”
Per maggiori info www.arev.it
Basta poco...
A volte però non c’è bisogno di andare a cercare gli animali chissà dove. Basta una camminata lungo un qualunque sentiero di montagna per fare piccoli e preziosi incontri. In estate infatti i prati si popolano di migliaia di simpatici insetti. Questi della foto li abbiamo tutti fotografati lungo il percorso “Energia in gioco” di Chamois.
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