Valle d’Aosta, facili passeggiate nella natura
La Valle d’Aosta è sinonimo di paesaggi incantevoli, natura lussureggiante, montagne vertiginosamente alte, laghi cristallini e fiumi impetuosi, fiori colorati e un sottobosco che profuma di funghi e muschio. Le passeggiate nella natura sono il modo migliore per godersi questa meraviglia!
Ci sono molte possibilità e tipologie di trekking, dalle semplici e facili passeggiate (quelle che abbiamo fatto noi, adatte ai bambini) a quelle più impegnative in ferrata.
Ognuna di esse ha qualcosa in particolare da offrire: c’è quella che porta al lago con pesci giganti, quella che permette di vedere le marmotte (o quantomeno di sentirne i fischi), quella che racconta l’arte, quella che spiega le tecniche della fisica… Si sa che spesso per far camminare un bambino serve un obiettivo, ma anche la passeggiata fine a sé stessa si rivelerà stupenda, basta guardarsi attorno per scorgere gigantesche farfalle e colorati bruchetti, ascoltare il tuono impetuoso delle rapide o toccare la neve in agosto!
1. Passeggiate in Val Veny
La Val Veny, esattamente ai piedi del Monte Bianco, è una valle stupenda che offre facili escursioni più o meno lunghe a seconda del punto da cui si inizia.
Inoltre non è raro incontrare nevai dove è possibile toccare la neve anche ad agosto! Magari ci si deve inerpicare un po’…come è successo a noi.
La “Passeggiata dei tre ponti” è tutta in piano, su terreno battuto e può essere comodamente fatta con passeggini e biciclette. Lungo il percorso ci sono varie fontanelle per riempire le borracce e, nei pressi dell’area parcheggio, tanti tavolini da picnic e un bar ben fornito. Da non perdere la piccola fattoria “Mont Blanc” dove assaggiare squisiti gelati (e non solo) fatti con il latte di capra (non lasciano alcun retrogusto, non pensavo fossero così buoni!).
La passeggiata si sviluppa su un percorso che attraversa 3 piccoli ponti sulla Dora di Veny che, nella sua parte terminale presso Peuterey, raggiunge una forza davvero notevole. Camminare nel silenzio di questi boschi con le montagne più alte d’Italia che sembrano a portata di mano, mette davvero tanta pace e tranquillità.
In questi boschi, il primo weekend di luglio si svolge il festival Celtica, una rievocazione storica dei miti e costumi dell’epoca del grande Re “Riccardo Cuor di Leone”. Durante il festival si danza al ritmo della lira, ci sono i cantastorie e tanti spettacoli per tutti. Noi purtroppo non lo abbiamo visto, ma certamente vale la pena per una gita divertente e diversa dal solito!
Per chi ha gambe, è possibile proseguire oltre e raggiungere il pianoro del Lago Combal (1954 m), una stupenda conca lacustre formata da torrenti sorgivi e acque di fusione incredibilmente trasparenti. In primavera la valle in fiore deve essere un vero spettacolo! Dal ristorante Chalet del Miage (1592 m) si prosegue inizialmente su strada asfaltata e poi su sterrata fino al lago. Qui si trova un rifugio con bar e servizi, e grandi prati su cui rilassarsi. Da qui è possibile proseguire ancora e, in 20 minuti di salita, raggiungere il lago glaciale Lac du Miage (2015 m) formato dallo scioglimento dell’omonimo ghiacciaio.
Note tecniche
Per il “giro dei 3 ponti” 2,5 km, dislivello circa 100 m; per il Lago Combal aggiungere 5 km e 300 m di dislivello; per il Lago Miage (sentiero 18A) altri 1,5 km e 100 m di dislivello. Rientro per il medesimo percorso. Giusto per rendere l’idea, noi siamo partiti a piedi dal campeggio di Pauterey e siamo arrivati al Lago Combal (al Miage solo il marito) in 3,5 ore comprese tutte le soste e con un passo da bradipo 😀
2. Orrido di Prè-Saint-Didier
Un’escursione facile (ma il sentiero è abbastanza ripido) è quella che porta alla Passerella panoramica sull’Orrido di Prè-Saint-Didier. Si parte dal parcheggio gratuito dietro alle terme, e raggiunto il ponticello in pietra sulla Dora Vernei, si inizia a salire (dopo poco c’è l’unica fontana di tutto il percorso). Il sentiero è nel bosco, sempre all’ombra, ed in 45 minuti si conquista la cima. Per attraversare la passerella è necessario non soffrire di vertigini come me! Si tratta infatti di una struttura in acciaio a mezzaluna, a strapiombo sulla gola sottostante…160 metri di vuoto sotto i piedi…grrr! Da qui, però, si gode una vista fantastica non solo sull’Orrido e sull’impetuosa cascata che lo ha scavato, ma anche sulla vallata di Prè Saint Didier e sulla catena del Monte Bianco che domina l’orizzonte.
In alternativa, la passerella è raggiungibile, anche in bicicletta e con i passeggini, con una comoda passeggiata di 15 minuti che parte dal parcheggio gratuito di Plan du Bois, in prossimità del Parco Avventura Mont Blanc.
Presso il parcheggio delle terme c’è un piccolo parco giochi con tavolini per pic-nic.
Scarica qui la brochure informativa
Altre informazioni e foto delle fasi di costruzione della passerella, sono disponibili sul sito del Comune di Pre-Saint-Didier
3. Percorso Energia di Chamois
Una passeggiata facile e molto gettonata dalle famiglie è il Percorso “Energia in Gioco” di Chamois. Questo piccolo paese è raggiungibile esclusivamente con la funivia che parte da Buisson, nei pressi del Camping Cervino (ci sono corse ogni mezzora dalle 7 alle 21) o a piedi lungo la mulattiera che parte poco dopo il paese di La Magdeleine. La strada che porta all’inizio del sentiero è piena di parcheggi ma attenzione perchè sono a pagamento (con monetine o paypall). L’imbocco del sentiero è poco visibile e mal segnalato, ma basta seguire i turisti perché è praticamente l’unico sentiero in zona. E’ percorribile anche in mountain-bike ed è lungo 4,5 km (solo andata), è completamente pianeggiante e, soste escluse, permette di raggiungere Chamois in appena 1 ora e mezza. Ma è impossibile metterci così poco, visto cosa ci attende lungo il percorso! Il sentiero è definito “percorso energia” perché lungo la strada si possono leggere vari pannelli illustrativi che descrivono le energie rinnovabili e l’importanza del loro utilizzo. Inoltre ci sono 7 stazioni di gioco che, attraverso scivoli, carrucole, molle e bascule invitano i bimbi a mettere in pratica i principi della fisica.
Una volta arrivati a Chamois (qui ci sono vare possibilità per mangiare) si può prendere la seggiovia e raggiungere il Lago di Lod (anche qui due ristoranti) con vari tavoli da picnic dove gustare il pranzo al sacco. Se il meteo lo permette (quando siamo andati noi era chiusa per raffiche di vento) si può prendere il secondo tronco di seggiovia che porta al Santuario Clavalité. Dalla seggiovia è possibile vedere nei prati sottostanti tante marmotte che si rincorrono.
4. Il Lago Blu di Cervinia
Non si può venire in Valle d’Aosta e non vedere il Lago Blu. Si tratta di un laghetto veramente minuscolo, il periplo si percorre, anche con i passeggini, in soli 15 minuti. Il parcheggio è lungo la strada e i posti non sono segnati. Anche il lago è poco segnalato, si trova in corrispondenza del cartello di legno che indica l’inizio del paese di Cervinia.
Per la scenografia del luogo, il Lago Blu è considerato dal TouringClub tra i 10 laghi più belli d’Italia. Infatti nelle sue acque limpidissime si rispecchia il Cervino innevato (4478 m). Il suo vero nome sarebbe Lago Layet ma viene comunemente chiamato lago blu per il color cobalto delle sue acque dovuto ad un particolare tipo di alga presente sul fondale. L’acqua inoltre, essendo risorgiva, è incredibilmente trasparente ed è divertente osservare i temoli che si avvicinano nella speranza di un pezzo di panino! (la pesca non è consentita).
Trattandosi di una breve passeggiata, la si può abbinare alla visita delle Grotte delle Busserailles (ingresso presso il ristorante Lo Gurfo). Camminando su una comoda passerella di ferro, si passa attraverso una gola strettissima scavata dall’acqua e si arriva ad una cascata tuonante. Il rimbombo è davvero forte e trasmette tutta la forza e la potenza della natura. Una breve ma piacevole sosta.
Per la pausa pranzo consiglio di fermarsi al Lago di Maen. Lungo le sue sponde, sotto una fresca pineta, ci sono vari tavolini per il picnic e all’inizio, vicino al bar-paninoteca La Goille, ci sono wc pubblici (pulitissimi), un bel parco giochi per i bambini e la possibilità di scendere al lago per bagnare i piedi nell’acqua gelida.
5. Torgnon, il paese del sole
Torgnon, il paese del sole: questo è il messaggio di benvenuto che si trova all’inizio del comune. E se il tempo è buono, il sole è una certezza.
Il versante di Torgnon è davvero ben organizzato per il trekking in famiglia. Ci sono vari percorsi adatti a tutti, alcuni anche con passeggino (come quello al Petit Monde). Inoltre il Comune di Torgnon, vivendo di turismo “familiare”, ha avuto la geniale idea di realizzare 7 piccole brochure, per altrettanti percorsi a piedi, che stimolano il bambino ad osservare con più attenzione i particolari della chiesetta, di un fiore, della casa del contadino… con una serie di giochi, quiz e disegni da colorare.
Inoltre c’è un fantastico “Summer Park” con tantissimi giochi per bambini di tutte le età (castelli, saltarelli, altalene, gonfiabili…) ed una super pista di tubing per quelli più grandicelli (compreso mio marito, ahahah).
6. Trekking artistico al Rifugio Fallére
Infine, una piacevole passeggiata che a causa del poco tempo non siamo riusciti a fare ma che certamente merita è il trekking artistico al Rifugio Fallére. Il sentiero è facile e la sua particolarità è che lungo la salita si incontrano numerose sculture di legno. Alcune sono in bellavista mentre altre ben nascoste, una sorta di caccia al tesoro artistica! Sul sito web del rifugio (www.rifugiofallere.it) è possibile vedere la puntata di Geo&Geo che è stata girata qui. Il percorso solo andata è 5 km con un dislivello di 400 metri.
Concludendo…
Sono tutte passeggiate bellissime, ma se proprio dovessimo fare una classifica la Val Veny ha decisamente conquistato i nostri cuori!
Buona passeggiata a tutti!!!
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2 commenti
tan
da dove parte la passeggiata dei trei ponti?
tania
Scusa la risposta tardiva, immagino che la passeggiata l’abbiate già fatta. Vi è piaciuta? a noi tantissimo, la Valle d’Aosta è un paradiso da scoprire! A presto