Le esposizioni permanenti sono:
- Il Museo delle Fortificazioni e delle Frontiere
Attraverso scenografie ricreate con armi e ricostruzioni in scala di sezioni murarie di fortificazioni, l’utilizzo filmati e di plastici con miniature di eserciti, il museo racconta il progredire delle tecniche di difesa e le soluzioni architettoniche adottate dall’epoca romana all’Ottocento, fino all’abbandono delle fortezze dovuto alle nuove tecniche belliche del Novecento.
La sezione dedicata alle frontiere vuole portare il visitatore a riflettere sul concetto di frontiera: confine o barriera?
Questo era il polo museale più visitato da bambini e ragazzi in quanto li avvicinava alla montagna e all’alpinismo con una formula ludico-interattiva molto coinvolgente. I ragazzi infatti formavano cordate indossando l’imbragatura dell’alpinista, preparavano lo zaino, studiavano il percorso per evitare i pericoli di slavine e valanghe ed infine si cimentavano in arrampicate su pareti artificiali fino al Bivacco che offriva riparo ai giovani alpinisti.
Purtroppo oggi (agosto 2020) lo spazio è chiuso al pubblico e la hostess ci ha informato che è in fase di completa ristrutturazione.
Illustra, anche attraverso l’utilizzo di audiovisivi e ricostruzioni, gli aspetti naturalistici, geografici, culturali e storici delle Alpi. Si racconta la formazione delle montagne, la flora e la fauna tipica di questo ambiente, lo sport dall’alpinismo allo sci, nonché l’evoluzione delle condizioni di vita sulle montagne. Questo è stato l’argomento che più ci ha coinvolto nella visita: vedere le piccole culle di legno per i neonati, sapere che i bambini andavano a scuola solo nei mesi più freddi e che dovevano portare a turno la legna per scaldare l’aula, vedere le piccole statuine intagliate, unici giocattoli disponibili…beh, questo ha fatto molto presa nel cuore della nostra tenera cucciola!!