2. Aceto Balsamico
C’è un filo conduttore che unisce il Parmigiano Reggiano all’Aceto Balsamico, ed è il tempo.
In entrambi i casi, per ottenere il prodotto finito occorre avere tanta pazienza. Se per il formaggio parliamo di qualche anno al massimo, per l’aceto parliamo di minimo 12 anni.
Ma il profumo dolce dato dalle uve selezionate e l’aroma speziato trasmesso dell’invecchiamento in botti di legni pregiati, ripagano assolutamente l’attesa.
Abbiamo approfittato della giornata di “Acetaie aperte” per organizzare la nostra visita. Abbiamo scelto Acetaia Leonardi sia per l’ottimo prodotto che realizzano, ma anche per la location. Questa infatti si trova in campagna, in un raffinato casolare del 1800 ristrutturato. Qui c’è tutto, non solo puoi vedere come avviene la produzione del Balsamico, c’è anche tanto spazio aperto e chilometri di vigna (che coltivano per avere il mosto). Marianna si è divertita a correre tra i filari e a giocare con la grande fontana. Per non parlare delle auto d’epoca parcheggiate nel cortile!
La visita prevedeva al termine una degustazione di prodotti. Indiscutibilmente ottimi gli aceti invecchiati, ma quello che io ho apprezzato di più è stato il “monolegno alla ciliegia”. Significa che l’aceto è invecchiato in botti di un’unica tipologia di legno, quello di ciliegio.