dinosauri bologna
EMILIA ROMAGNA,  ITALIA

Il Parco dei Dinosauri ed il Museo della Preistoria a Bologna

Abbiamo trascorso un interessante pomeriggio immersi nella preistoria.

Prima siamo stati al Parco dei “Dinosauri in Carne e Ossa”, poi abbiamo completato la visita con il Museo della Preistoria “Luigi Donini”.

Si trovano entrambi a Bologna, più precisamente a San Lazzaro di Savena.

INDICE
– Il Parco dei “Dinosauri in Carne e Ossa”
– Il Museo della Preistoria “Luigi Donini”
– Info utili

Il Parco dei “Dinosauri in carne e Ossa”

Il parco dei dinosauri, allestito in un’area del parco cittadino, presenta 32 dinosauri fedelmente riprodotti a misura naturale da un team di artisti e paleontologi. Ci sono tutti: erbivori, carnivori, volatili e pesci. Ma sono quelli giganti che attirano maggiormente l’attenzione dei nostri bimbi, e uno in particolare… il T-Rex, ovviamente!

Ogni esemplare è accuratamente descritto da pannelli illustrativi che ne spiegano le caratteristiche principali: l’alimentazione, la struttura fisica… Oltre a quelli facilmente riconoscibili, sono riprodotti anche esemplari che stanno ai margini del sistema e di cui solitamente non si parla, come i piccoli anfibi o i millepiedi giganti. Inoltre sono curiosamente riprodotti alcuni animali da cui si nota chiaramente la discendenza con quelli attuali, come l’armadillo e il koala.

Infine, poco prima dell’uscita, su un grande pannello, sono documentati i vari passaggi che hanno portato alla realizzazione di queste opere.

La visita si articola lungo un percorso ad anello e una visita accurata, con la lettura di tutti i pannelli illustrativi, impiega circa 1 ora o poco più. Se programmate la visita durante il periodo estivo, considerate che il percorso è tutto sotto il solleone per cui è necessario portarsi una buona scorta di acqua, cappellino e crema solare!

Museo della Preistoria “Luigi Donini”

Per completare la visita tematica poco distante c’è il Museo della Preistoria.

Impossibile non notarlo perché nel parco davanti all’ingresso fa bella mostra di sé un gigantesco mammut…proprio quello dell’era glaciale! E’ così ben fatto che sembra vero. La guida all’ingresso ci svela poi il segreto che periodicamente viene spazzolato dagli addetti del museo. Ahahah!!!

La particolarità di questo museo è che tutti i reperti qui esposti sono stati rinvenuti in territorio bolognese.

Il museo è piccino, solo 3 sale, ma molto ben curato e le archeologhe, presenti in ogni sala, sono disponibili a descrivere i reperti, raccontare la storia e simpatici aneddoti che incuriosiranno i nostri bimbi.

Al primo piano c’è la sala che racconta l’evoluzione dell’uomo attraverso mappe, ricostruzioni, ambientazioni e pannelli illustrativi. Dalla piccola Lucy, all’homo habilis il primo ad utilizzare uno strumento per migliorare la qualità della propria vita, il chopper. Il suo cervello in evoluzione aveva capito che percuotendo due sassi, quello più tenero si sarebbe scalfito realizzando un rudimentale strumento utile per lacerare carni e frantumare grandi ossa.

Poi è arrivato l’homo erectus che ha migliorato la tecnica di scalfitura: divenendo bifacciale, trasforma il chopper in un vero e proprio strumento adatto a tagliare il cibo e a conciare la pelle. Le innumerevoli amigdale che sono esposte qui provengono tutte dalla valle bolognese del fiume Reno. Inoltre l’homo erectus ha scoperto il fuoco e da lì l’evoluzione della specie ha messo il turbo!

Poi c’è l’uomo di Neanderthal che ha colonizzato l’Europa e per questo può essere considerato il nostro più stretto antenato. Siamo nell’era glaciale e in Europa c’erano lupi e mammut.

Infine l’homo sapiens che aveva tecniche di caccia sofisticate (conosceva l’arco e utilizzava punte di freccia in selce), sapeva accendere il fuoco ed era un abilissimo pittore (sia di mani che di animali).

Nella sala a piano terra sono esposti gli scheletri e le relative ricostruzioni degli animali preistorici che popolavano la nostra pianura padana milioni di anni fa. Tra questi il bisonte delle steppe, molto più grande degli attuali bisonti americani che abbiamo visto al Parco di Yellowstone, e con una curiosa gobba sulla schiena come i cammelli africani che utilizzavano come scorta di acqua e grasso nei periodi di magra. 

La pianura padana, infatti, allora non era circondata da verdi colline ma assomigliava più ad una arida steppa. Altri animali curiosi sono il rinoceronte lanoso e il megalocero, un cervo gigantesco con il palco di un alce.

L’ultima sala è dedicata ai villanoviani, una popolazione pre-etrusca che abitava nelle campagne bolognesi. Sono esposti una numerosa collezione di vasi e la ricostruzione di una capanna con telaio.

Sul sito internet del museo sono descritte le sale più dettagliatamente insieme ad alcuni interessanti approfondimenti tematici.

Il museo propone vari laboratori e visite guidate per bambini, durante le quali le archeologhe dimostrano realmente come costruire una amigdala e come accendere il fuoco con strumenti rudimentali.

Info utili:

Il parco dei dinosauri ed il museo preistorico si trovano nel parco cittadino della “Repubblica”. A pochi metri di distanza, lungo via Canova, si trova un comodo ma piccolo parcheggio (nei pressi della scuola). Comunque in zona le possibilità di parcheggiare la macchina non mancano.

Inoltre, trovandosi in città, è ben servito dai mezzi pubblici, ci sono vari chioschi per uno spuntino e anche i giochi per bambini.

Per i giorni e gli orari di apertura consiglio sempre di controllare i rispettivi siti internet o contattare direttamente le strutture.

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