Orso Bruno Alaska
ALASKA,  STATI UNITI,  STORIA & NATURA

Sua maestà, l’ORSO

La domanda ricorrente quando si parla di orsi è
“sarà un orso bruno, un orso nero, o un grizzly?”

In Alaska vivono tutte tre le specie di orsi: polar bear, brown bear e black bear. Mentre è molto raro riuscire a vedere un orso polare (sono praticamente rimasti solo nel distretto di None) è invece assai possibile vedere un orso bruno e/o un orso nero. Infatti l’Alaska conta una popolazione di più di 50.000 orsi. L’orso è un animale di per sé schivo e diffidente, non ama il contatto con l’uomo, quindi le probabilità di incontrarlo, nonostante il nutrito numero, scendono notevolmente. Ma non per noi che abbiamo in programma l’escursione al Katmai National Park dove, invece, in luglio vederli è una certezza. Quindi, partiamo preparati!

1. Caratteristiche, abitudini e curiosità

 

CARATTERISTICHE

Prima di tutto, che differenza c’è tra orso bruno, orso nero e grizzly?

Le specie di orso sono solamente due: l’orso nero (Ursus americanus) e l’orso bruno (Ursus arctos).

Brown bear e Grizzly sono nomi comuni che identificano la stessa specie, la differenza tra i due è la posizione geografica in cui vivono che influenza la dieta, le dimensioni ed il comportamento. Gli alaskans usano il termine “orso bruno” quando parlano dei grandi orsi che vivono nelle foreste pluviali costiere, mentre i “grizzly” sono gli orsi bruni che si trovano nell’interno del continente.

Gli orsi bruni che vivono sulle montagne di Katmai, della penisola di Kenai e in tutta la fascia costiera da Anchorage a Valdez, sono molto più grossi dei loro cugini dell’entroterra perché la loro alimentazione comprende anche il salmone, pesce assai ricco di grassi. Gli orsi bruni dell’isola di Kodiak, che rappresentano una sottospecie distinta dai parenti sulla terraferma in quanto geneticamente e fisicamente separati, sono i più grandi orsi del pianeta!

Gli orsi bruni della tundra subartica, invece, si cibano principalmente di bacche e piccoli roditori e quindi, non avendo accesso alle risorse alimentari derivate dai pesci, sono spesso più piccoli.

Gli orsi neri sono la specie di orso più diffusa in Nord America, possono essere trovati ovunque, dalle aree boschive alla spiaggia fino alla zona alpina. Nonostante anche loro si cibano di salmoni, sono più piccoli dei cugini bruni. “Piccolo” per un orso è sempre un termine relativo, gli orsi neri possono facilmente pesare 100 chili (contro i 400 dei Kodiak).

Brown Bear Alaska
Brown Bear
black-bear
Black Bear
SCHEMA ORSI
ABITUDINI

La maggior parte degli orsi va in letargo durante l’inverno per evitare il freddo e la mancanza di cibo. Durante questo periodo, che può variare da 5 a 8 mesi, gli orsi diminuiscono la loro temperatura corporea, la frequenza cardiaca e la respirazione, ed utilizzano il grasso accumulato durante l’estate per sopravvivere. Nelle zone dove il clima è meno rigido come a KodiaK e a Kenai, gli orsi possono rimanere parzialmente attivi anche in inverno.

Le femmine incinte sono di solito le prime ad entrare nelle tane in autunno e sono le ultime ad uscirne in primavera (intorno ad aprile/maggio). Durante il sonno invernale, tra gennaio e febbraio, partoriscono i cuccioli, generalmente 2. I nuovi nati sono senza pelo e pesano meno di mezzo chilo. Trascorrono il resto dell’inverno al calduccio nella tana e quando escono pesano già 4/8 kg. Durante i primi anni i piccoli restano con la madre ed il padre non ha alcun ruolo genitoriale.

Gli orsi vivono intorno ai 20 anni, ma sulle montagne di Katmai è stato trovato un vecchio esemplare di 35 anni!

Tutti gli orsi sono onnivori, ma mentre gli orsi bruni possiedono lunghi artigli adatti a scavare nel terreno radici, vongole e topini, gli orsi neri, non avendo tale dotazione, si nutrono principalmente di bacche, pesci e carcasse di altri animali che trovano sul loro cammino. L’orso bruno inoltre possiede una gobba sul dorso, un fascio di muscoli che gli permette di avere più potenza e ambire a prede di maggiori dimensioni.

Un’altra differenza riguarda le abitudini del riposo: mentre gli orsi bruni per dormire scavano giacigli sul terreno, gli orsi neri sono soliti arrampicarsi sugli alberi.

Entrambi sono eccellenti arrampicatori, possono correre ad una velocità di 60 km/h, hanno udito e vista sviluppati come l’uomo ed un olfatto eccezionale.

Gli orsi sono animali solitari, quando c’è abbondanza di cibo tollerano la vicinanza dei loro simili ma non condividono il pasto. Non litigano spesso tra loro. Sono armati di un’enorme forza, grossi artigli e denti, e possono infliggersi gravi lesioni. Per questo motivo, solitamente, evitano di combattere tra loro e usano una serie di vocalizzi e posture del corpo per esprimere temperamento e dominio. I giovani e le femmine, che nella scala sociale sono meno dominanti, sono soliti cedere spazio (il punto di pesca o una zona ricca di mirtilli) e risorse (come un salmone morto) agli orsi più grandi e ai maschi adulti, tipicamente dominanti.

CURIOSITA’

#Curiosità 1

Gli orsi pescano solo salmoni! I corsi d’acqua dell’Alaska sono ricchi di altri tipi di pesce, come ad esempio la trota iridea, ma queste sono troppo svelte e difficili da catturare. I salmoni invece, stanchi dallo sforzo della risalita o morenti dopo la deposizione delle uova, rappresentano un pasto facile, comodo e nutriente!

#Curiosità 2

Quando gli orsi bruni stanno in posizione verticale è per ottenere una visione migliore o per annusare l’aria se hanno percepito odore di cibo o di una femmina, non per caricare!

2. I luoghi migliori dove vedere gli orsi

Gli hotspot migliori sono (punti rossi sulla mappa):

  • Katmai National Park (qui si trovano solo Brown bear): in luglio a Brooks Falls ed in agosto ad Hallow Bay. Avvistamenti garantiti anche a distanza moooolto ravvicinata!!! Ci si arriva in volo da Anchorage e da Homer. LEGGI QUI LA NOSTRA AVVENTURA E LE INFORMAZIONI PER ORGANIZZARE LA VISITA AL KATMAI N.P.
  • Redoubt Bay: (Brown bear) tutta la stagione estiva è ottima per gli avvistamenti. Ci si arriva in volo principalmente da Homer.
  • Lake Clark: (Brown + black bear) in agosto per la risalita dei salmoni. Ci si arriva in volo principalmente da Homer.
  • Penisola di Kenai: (Brown + black bear) un po’ ovunque, dipende dal caso, maggiori probabilità si hanno alle Russian Falls in luglio/agosto e nella Portage Valley in agosto.
  • Denali National Park: (Grizzly bear) ma ci vuole fortuna e comunque spesso da molto lontano.
  • Wrangell-St. Elias National Park: (Brown + black bear) soprattutto intorno a Kennicott, ma questa è una escursione poco fattibile con i bambini.
  • Kodiak National Wildlife Refuge (non essendo una meta del nostro itinerario non ho informazioni di prima mano)
Il bear watching è uno dei principali motivi per cui si visita l’Alaska ma, in autonomia, non è per nulla garantito riuscire a vederli.
Per aumentare le probabilità di avvistamento, e soprattutto con la necessaria sicurezza, consiglio di affidarsi a un tour operator specializzato.

In Alaska ce ne sono veramente tanti, il turismo è la loro principale fonte di reddito (petrolio escluso). Potete chiedere al vostro lodge/camp di organizzarvi l’escursione, oppure potete contattare direttamente gli operatori. Di seguito elenco quelli che, in base alle recensioni, sembrano i migliori, ma ce ne sono molti altri. Sia che vi appoggiate al lodge, sia che facciate in autonomia, la spesa sarà simile e comunque ELEVATA! Ma ne vale la pena!

Da Anchorage:
https://katmailand.com/ l’operatore con cui siamo andati al Katmai National Park
https://www.flyrusts.com/ offre la possibilità di visite alternative a Lake Clark e nella Redoubt Bay
https://tryggair.com/ questo operatore vola anche su Dillingham, punto di partenza per vedere le colonie di trichechi di Round Island, nella baia di Togiak.

Da Homer:
https://alaskabearviewing.com/
http://www.baldmountainair.com/

3. Stay safe!

Ogni incontro con questi plantigradi potrebbe rivelarsi fatale, meglio osservarli da lontano col binocolo. Per evitare incontri troppo ravvicinati occorre seguire una serie di accorgimenti:

  • Evitare i luoghi prediletti dagli orsi come i mirtilleti, le cascate e le anse dei fiumi, o le fitte boscaglie.
  • MAI camminare soli, meglio gruppetti numerosi, l’unione fa la forza, in tutti i sensi!
  • Avvisare sempre l’orso della tua presenza. Potrebbe essere utile attaccare allo zaino i “campanelli anti-orso” che si trovano al supermercato. Noi cantavamo l’Alligalli
  • Per lo stesso motivo, cercare di avere sempre il vento alle spalle, questo porterà il tuo odore al naso sopraffino dell’orso che ti eviterà.
  • Non portarsi appresso MAI cibo o altri prodotti profumati (come le salviette detergenti) che potrebbero incuriosire ed attirare l’orso.
  • Buttare i rifiuti negli appositi contenitori anti-orso.
spray anti-orso
bear bell

Il BEAR SPRAY, ovvero lo spray al peperoncino è lo strumento più utilizzato dai ranger per la protezione individuale. E’ molto efficace e non provoca traumi all’animale. Ma la maggior parte degli abitanti dell’Alaska si protegge con armi da fuoco. Il Pepper Spray lo si trova ovunque, al supermercato e nei piccoli negozi. Non essendo un’arma non è richiesto alcun documento. Anche il prezzo è ragionevole, 35/40 dollari. Ma bisogna saperlo usare! Qui troverete ulteriori informazioni sul bear spray e un video dimostrativo sul suo utilizzo:

Nel malaugurato caso di incontro, mantenere la calma (‘na parola!) e:

  • NON CORRERE. Correre significa trasformarsi in una preda. Allontanati lentamente dall’orso e tienilo d’occhio. Ovunque ci sono cartelli che avvisano della pericolosità del trek-running, eppure noi abbiamo visti parecchi pazzi che facevano jogging sui sentieri. Prendete le distanze da questi folli!
  • Muovi lentamente le braccia e continuare a parlare in tono normale per dare all’orso il modo di riconoscerti (dovrebbe capire che siamo animali umani e non animali da preda!)
  • Evita movimenti imprudenti e qualsiasi atteggiamento che possa irritare o spaventare l’orso. Un urlo o un movimento improvviso possono scatenare un attacco.
  • Gli orsi possono anche reagire sbadigliando, salivando, ringhiando e schioccando le mascelle. Spesso sono un bluff ma meglio svignarsela!
  • Raccogli immediatamente i bambini piccoli e tienili stretti.
  • Evita il contatto visivo diretto con l’orso, potrebbe vederlo come una mossa aggressiva.
  • Non lanciare oggetti tentando di scacciarlo.

Le regole non sono uguali per tutti i luoghi e per tutti i tipi di orso. A Katmai, ad esempio, i ranger insegnano a fermarsi, accostarsi alla boscaglia, stare immobili, fare silenzio e cedere il passo perché orsi e umani utilizzano gli stessi sentieri. Ma Katmai si sa, fa eccezione!

Se siete temerari e volete un ricordo di quest’evento EVITATE di usare il FLASH che infastidisce gli animali, sarebbe una pessima idea!

In caso di attacco, poi, occorre essere in grado di distinguere che tipo di orso si ha davanti (come se fosse facile in una situazione così estrema!) per sapere se devi FARE IL MORTO (Grizzly) o assolutamente NO (Black Bear). Spesso, però, l’unica cosa possibile da fare è quella di prenderlo a calci e pugni sul muso con tutta la forza possibile. In Alaska c’è un detto:

“what doesn’t kill you makes you stronger.
Except for bears, bears will kill you”

Per fortuna gli attacchi all’uomo sono veramente molto pochi!

Per ulteriori informazioni, consigliamo di consultare il sito web dell’Alaska Department of Fish & Game

Se cerchi emozioni forti potresti leggere la nostra avventura alle Brooks Falls nel Katmai National Park “Alaska, land of bear”

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